- Come si definiscono gli utilizzatori di uno spazio Coworking?
La domanda può sembrare capziosa o poco interessante, eppure è rivelatrice.
Come tutte le domande rivelatrici, fa riferimento a un argomento più grande di quel che sembra.
Non stiamo infatti parlando di una semplice questione formale, ma stiamo alludendo a un tema ben più importante.
Questo tema è quello della relazione con i professionisti che frequentano lo spazio di Coworking.
Questa tipologia di ufficio, in questi ultimi anni ha visto un moltiplicarsi di progetti e iniziative.
Coworking is the new black…
…potrebbe dire qualcuno in vena di battute, ed è innegabile che – come accade spesso con le frasi fatte più diffuse nelle conversazioni e sui media – oggi l’abitudine a parlare di Coworking è piuttosto diffusa, certamente più di anni fa.
Ora poi, che il tema del giorno è lo smart working, ecco che il Coworking continua a trovare terreno fertile.
Tutto questo per riportarci alla domanda che ci siamo posti inizialmente:
- Chi frequenta uno spazio di Coworking si può definire “cliente”?
Ecco perché, a nostro parere, non è il termine migliore.
Cliente è qualcuno con cui hai una transazione commerciale, da RovigoCoworking c’è più di questo
Essere clienti, significa acquistare un prodotto o un servizio, versando un corrispettivo economico. Fine della questione.
Noi pensiamo che il Coworking sia di più, molto di più, di questo.
Certo, viene erogato un servizio di Coworking e viene pagato un corrispettivo in denaro.
Ma la nostra idea di attività di Coworkng va oltre, per entrare nella sfera della relazione.
Senza pontificare troppo – siamo gente concreta, che bada al sodo – siamo convinti che quando si parla di Coworking di un certo livello non si tratti semplicemente di “affittare” una scrivania o un ufficio, bensì di attivare una relazione.
È esattamente questo aspetto, il fatto di entrare in contatto con un altro professionista, un’altra azienda – quello che a nostro parere rende più interessante e di maggior valore uno spazio Coworking come il nostro.
Per questo motivo, preferiamo parlare di community professionale, di coworker, piuttosto che meramente di clienti: quest’ultimo termine ci pare un po’ riduttivo rispetto alla realtà delle cose.
(Non immaginatevi che dobbiamo per forza diventare amici o aprire un’azienda insieme… no, più semplicemente, pensate a uno scambio di biglietti da visita: tra professionisti è così che si fa, e non è poco).
E poi c’è un altro motivo.
Abbiamo già parlato della nostra scelta di aderire al Network Rete Cowo®: il motivo n. 2 si trova nella cultura aziendale di questa organizzazione.
Il punto 3 del Cowo® Manifesto…
Rete Cowo® ha pubblicato, nel 2011, i 10 punti del “Cowo® Manifesto – Cos’è il Coworking per noi”.
Si tratta di un documento online, tradotto in più lingue, che definisce i princìpi cardine dell’attività di Coworking secondo questa Rete, la prima in Italia ad attivarsi sul mercato degli Uffici collaborativi, nel 2008.
Al punto 3 di questo Manifesto c’è una voce che dice:
Punto 3: I coworker non sono clienti. Sono professionisti che lavorano con te
Ecco spiegata anche la seconda ragione! 🙂